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Focus a cura di Andrea Balleri della cantina “Contini” (Sardegna) sul magico mondo della Vernaccia.
Evento Gratuito e riservato agli operatori del settore (posti limitati, max 28)
In degustazione:
Attilio Bianco Brut
Componidori Vernaccia Valle del Tirso 2022
Vernaccia di Oristano Doc Flor 2020
Vernaccia di Oristano Doc Riserva 1997
Antico Gregori Vernaccia di Oristano Doc Riserva 1979
Dal sito www.vinicontini.com
Il costante lavoro di selezione e commercializzazione della Vernaccia di Oristano ad opera di Contini ha contribuito alla sua diffusione tanto che, negli anni 60, diviene il vino più conosciuto e pregiato dell’isola. Grazie a Totino, Antonio e Paolo Contini, considerati i protagonisti della valorizzazione della Vernaccia, nel 1971 la Vernaccia di Oristano diventa la prima DOC (denominazione di origine controllata) della Sardegna.
La Vernaccia è tra i vitigni a bacca bianca più importanti della Sardegna e, in particolare, il più caratteristico della zona di Oristano. L’etimologia del nome, dal latino “vernaculum” ovvero “uva locale”, suggerisce che tale vitigno fosse autoctono e probabilmente coltivato già in epoche molto remote. Alcuni semi affini a queste uve, infatti, sono stati rinvenuti negli scavi archeologici condotti nel sito di Sa Osa. La loro datazione (1300 a.C. circa) indicherebbe una produzione di vino bianco nella zona già 3000 anni fa, ben prima dell’arrivo dei Fenici. La recente scoperta assegna così alla Sardegna il ruolo di terra madre del vino all’interno del bacino del Mediterraneo.
La magia del flor:
Dopo la prima classica fermentazione, la Vernaccia appare come un normale vino bianco dalle caratteristiche olfattive e gustative tipiche del vitigno e dal notevole contenuto alcolico che non deve essere inferiore ai 15° per stimolare la successiva attivazione dei lieviti filmogeni. A questo punto il vino è pronto ad invecchiare in caratelli di legno pregiato medio-piccoli e scolmi, nei quali avviene la magia dei lieviti Flor che per la loro rugosità e disposizione ricordano un fiore aperto.
Nella raccolta penombra delle nostre cantine, i magici lieviti Flor permettono l’affinamento biologico ossidativo: grazie all’ossigeno, infatti, essi affiorano straordinariamente in superficie creando una patina, il “flor”, che protegge il vino preservando le sue componenti aromatiche e opera delle importanti trasformazioni metaboliche. Sotto la sua azione il vino evolve positivamente acquisendo un bouquet e una finezza tali da rendere inconfondibili le note della Vernaccia di Oristano.In annate particolarmente favorevoli, le caratteristiche della Vernaccia di Oristano DOC si esprimono ai massimi livelli grazie a ciò che nel dialetto locale viene definito Su Murruai (probabilmente da mirrare, l’antica usanza dei greci e dei romani di trattare i vini con la mirra). Su Murruai è un inconfondibile profumo speziato tipicamente amarognolo, agli aromi di fiori di pesco e di mandorlo e ai sentori di nocciole tostate, che travolge immediatamente i sensi suscitando forti emozioni. Secondo quanto tramandato la sua presenza e l’intensità indicano un’annata di eccellente qualità, con un grado di perfezione maturato senza nessuna manipolazione. Su Murruai è un generoso dono della natura che fa della Vernaccia di Oristano un vino ancora più intrigante.
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